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jeudi 30 avril 2015

PROGETTO PER LA RICOSTRUZIONE VIRTUALE DEL TEATRO VERDI “IL TEATRO VERDI DI TERNI… IN 3D”




PREMESSA

Il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Terni (Italia), in origine chiamato semplicemente “Teatro Comunale”, fu edificato nel 1840 su progetto dell’Arch. Luigi Poletti di Modena.
Esso rappresentava un pregevole esempio di teatro all’italiana mirabilmente decorato all’interno e con all’esterno una facciata tipicamente neoclassica. 
A causa dei bombardamenti sulla città durante la Seconda Guerra Mondiale il teatro subì gravi danni e fu deciso di demolire totalmente l’interno ricostruendolo poi negli anni ‘50 in chiave moderna.  La facciata fu invece conservata non avendo subito danni, anche se la scala risulta oggi leggermente diversa dall’originale. 
Il teatro è chiuso al pubblico da alcuni anni perché necessita di interventi di ristrutturazione.
Negli ultimi tempi le vicende del Verdi sono state oggetto di diverse iniziative e discussioni. 
In ambito locale si sono confrontate diverse teorie sul tipo di possibile intervento da svolgere. Nel dettaglio si sono dibattute soprattutto tre ipotesi:

·         Ricostruire l’interno in maniera totalmente nuova.

·         Ricostruire l’interno secondo il progetto originale dell‘architetto Poletti, ridando cioè   

       all’edificio l’aspetto che aveva prima della guerra.

·         Ristrutturare l’opera così com’è, conservando l’aspetto attuale, realizzato negli anni ‘50.

Ovviamente tutte le ipotesi prevedono di conservare la facciata originale che ha resistito agli eventi bellici.


IL PROGETTO VIRTUALE

Senza entrare nel merito delle vicende che hanno riguardato il teatro e che lo riguarderanno nel futuro, nasce ora la proposta di realizzare, in maniera totalmente indipendente dalle ipotesi sopra citate, la ricostruzione VIRTUALE del Teatro così com’era prima della guerra, riconsegnandolo alla città ed alla cittadinanza, così da recuperare, almeno virtualmente, una perdita che è stata tra le più gravi per il patrimonio culturale, artistico ed edilizio della città.

Di solito le tecnologie informatiche sono applicate per comunicare nel presente oppure per osservare in anticipo opere di futura realizzazione.

In questo caso si tratta invece di applicare questo principio in maniera inversa andando a restituire al presente un’opera ormai persa nel passato.

Ciò potrà essere fatto (ed in gran parte già lo è stato) attraverso diverse fasi operative nel seguito riassunte brevemente.

1.      Ricerca storica finalizzata a reperire tutte le informazioni e documentazioni possibili sul progetto originale del Poletti e sulle caratteristiche estetiche e dimensionali dell’opera anteguerra.

2.      Digitalizzazione di tutto il materiale reperito.
3.      Realizzazione del modello 2D  dell’antico teatro con riferimento ai principali livelli di quota orizzontali e delle sezioni verticali più significative.
4.      Realizzazione del modello globale dell’edificio 3D (interno ed esterno).
5.      Rendering del modello realizzato con possibilità di animazioni.
In pratica il progetto descritto permetterà di osservare e visitare virtualmente il teatro sia all’esterno che all’interno apprezzandone i pregevoli stucchi e decorazioni e visitando i palchi o la platea che fino alla seconda guerra mondiale erano il vanto della città.
Si tratta di un impegno di estrema complessità che ha già richiesto e richiederà in futuro una grande mole di lavoro vista anche la già citata ricchezza di decorazioni degli interni.
Per ora, in maniera totalmente gratuita e per pura passione, è stato già realizzato il modello dell’esterno dell’edificio il quale, a meno di alcune differenze, è simile all’attuale o identico per alcuni aspetti (parte della facciata). È stata anche condotta gran parte della ricerca del materiale, attingendo tra l’altro dalla biblioteca Poletti di Modena, visitata più volte per questo motivo. Per quanto riguarda l’interno è stata effettuata per ora una modellazione di massima tipo bozza. Mancano cioè i dettagli decorativi e cromatici che costituiscono appunto la fase più complessa. 
Per lavorare sulla modellazione dettagliata dell’interno è tutto già pronto ma ovviamente un tale impegno non potrà attuarsi senza sufficienti finanziamenti o sponsorizzazioni.

Il team che ha ideato e sta portando avanti l’iniziativa è il seguente.

·         Ing. Simone Monotti: libero professionista; è il co-ideatore dell’iniziativa, coordinatore delle attività e co-realizzatore di tutte le fasi.
·         Arch. Mario Basso: libero professionista francese di origine italiana; vive e svolge la sua attività a Cagnes-sur-Mer, è il co-realizzatore delle fasi di modellazione 3D e rendering, è noto per aver modellato virtualmente diversi edifici storici francesi non più esistenti.   
·         Dott.ssa Maria Cecilia Guerci: linguista e appassionata di storia locale e teatro; è la co-ideatrice del progetto e co-realizzatrice delle attività di ricerca, reperimento e digitalizzazione del materiale.

COMMENTO Ing. Simone Monotti

“L’idea di questo progetto è nata sostanzialmente dall’amore per il teatro e per la storia della città di Terni. E’ evidente come gli eventi bellici del passato abbiano tra l’altro deturpato il volto del centro cittadino. Da un lato questo fatto ha causato, per necessità, uno slancio innovativo nella progettazione dagli anni ’50, ma dall’altro ha inflitto perdite di incalcolabile gravità. Tra di esse si annovera senza dubbio il teatro Verdi progettato dal Poletti.
Senza entrare nel merito delle sorti del teatro “reale”, proponiamo di ricostruire il teatro “virtuale”. Credo sia un atto dovuto per rispetto della storia della città e della cittadinanza la quale potrà così riappropriarsi, anche se solo sullo schermo, di quello che era uno dei suoi gioielli più preziosi. Il tutto sfruttando le enormi potenzialità che l’informatica ci mette a disposizione ed anche la sufficiente quantità di informazioni reperibili e già reperite in buona parte.
La collaborazione con la Dott.ssa Maria Cecilia Guerci deriva dalla condivisione della passione per il teatro e per la storia locale. E’ stata inoltre lei a mettermi in contatto tempo fa con l’Architetto francese Mario Basso. Il coinvolgimento di quest’ultimo deriva invece da una sua disponibilità. Conoscendolo per altri motivi professionali infatti, ha voluto mettere a disposizione la sua competenza per questa iniziativa appena ne ha sentito parlare. Vista la sua esperienza già maturata nel settore in Francia ne sono stato ovviamente felice.
Questo approccio, per ora proposto per il Verdi, potrebbe essere applicato ad altri edifici od opere ormai persi da tempo per svariate ragioni di cui resta solo il ricordo o qualche foto.
Per ora abbiamo agito autonomamente senza coinvolgere enti, associazioni o privati, coinvolgimento che appunto auspichiamo per il futuro”.    

Il team ideatore ed esecutore del progetto:
Ing. Simone Monotti (al centro)
Arch. Mario Basso (a destra)
Dr. Maria Cecilia Guerci (a sinistra)

VISITA VIRTUALE 3D DEL TEATRO COMUNALE DI TERNI - ITALIA

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